Probabilmente conosci già le andature del cavallo, ci sono tantissimi blog e video che le spiegano dettagliatamente.
In questo articolo voglio andare un po’ oltre e parlare nello specifico di questioni tecniche: come migliorare le andature del cavallo. Partirò facendo un’analisi attenta dei movimenti del cavallo e poi passerò agli accorgimenti da adottare per migliorarne la mobilità.
Indice dei contenuti
Le principali andature del cavallo
L’andatura è ritmo e il cavallo ha principalmente 3 “ritmi”:
- il PASSO fatto da 4 tempi;
- il TROTTO caratterizzato da 2 diagonali che si muovono alternate in 2 tempi;
- il GALOPPO tipico per i suoi 3 tempi morbidi e comodi.
Quando le andature non risultano fluide?
Capita spesso di osservare cavalli che si muovono bene nel loro insieme, eppure c’è qualcosa che non torna, come se si trattasse di movimenti puramente meccanici.
“C’è stato un periodo in cui anche la mia saura era in queste condizioni: appena arrivata aveva dolori alla zona della colonna vertebrale fra la sella e la groppa, ma soprattutto aveva una zoppia diversa ogni giorno. In realtà stava difendendo la schiena dolorante, non era zoppa e aveva andature cortissime, era lenta e bloccata nei movimenti“.
Se anche noi, dopo ore di lavoro, possiamo accusare disturbi ed essere indolenziti, anche i nostri cavalli possono non essere sempre a posto. E’ impensabile che abbiano schiene sempre al top con andature dai movimenti fluidi e caldi.
Il problema più grande è la perdita dell’elasticità, da cui nasce l’equitazione scomoda: fatta di dolore sia per noi che per il cavallo.
Solitamente un cavallo per compensare il mal di schiena si muove con andature “piatte” e, nei casi peggiori, a causa del dolore assume una posizione storta (sembra che zoppichi).
Come intervenire quando le andature del cavallo sono poco fluide
Innanzitutto tutte le volte che ci si avvicina al cavallo, è sempre necessario:
- osservare nel suo insieme come si muove;
- toccarlo nei punti cosiddetti “deboli” (ad esempio: tocca sempre la schiena per assicurarti che il soggetto non abbia dolori);
- assicurarsi che non ci siano patologie, quali zoppie;
- controllare che sia in salute, quindi abbia mangiato e l’abbeveratoio sia sempre pulito e utilizzabile.
Cosa fare
- avvalersi della consulenza di un buon veterinario e/o osteopata (scrivetemi in privato su insta o su messenger se volete sapere quali professionisti mi hanno aiutata con Neulache);
- cercare sempre un’alimentazione bilanciata che permetta al cavallo di avere la giusta massa corporea;
- lavorare il cavallo alla corda in modo che la sua massa corporea sia muscolare e non grasso accumulato in certe zone;
- eseguire in piano (in sella), lo stesso lavoro fatto alla corda.
Cosa non fare
- non mantentere il cavallo poco nutrito. “ho visto cavalli denutriti in attesa di essere venduti o per dare ascolto alla FALSA CREDENZA che consiglia di tenere meno in carne il soggetto al fine di renderlo più tranquillo e disponibile al lavoro”;
- non mantenere il cavallo grasso e appesantito: anche il troppo nutrimento fa male e può portare a zoppie per il peso eccessivo, ma soprattutto perché la circolazione sanguigna degli equini ristagna negli zoccoli, dove si creano le maggiori complicazioni.
Purtroppo mi è capitato molte volte di osservare mancanza di responsabilità da parte di proprietari di cavalli, probabilmente dovuta ad una cattiva formazione ricevuta sulla gestione del cavallo.
Come armonizzare ed allungare le andature
Personalmente ho sempre avuto al mio fianco figure professionali che negli anni mi hanno aiutata e formata sulla gestione del cavallo.
“Neulache, la mia angloaraba sarda, vanta un veterinario specializzato in ortopedia, un osteopata, un alimentarista, una dermatologa, un dentista, un maniscalco e una trainer per la fisioterapia alla corda, oltre al mio istruttore, ma lui è più utile a me che a lei”.
Premesso che mi avvalgo sempre della consulenza di professionisti di fiducia, strutturo il lavoro in 2 fasi, che svolgo a fasi alterne:
- il lavoro alla corda;
- il lavoro in piano.
Obiettivo del lavoro alla corda
Si inzia sempre dal lavoro alla corda perché è importante che il cavallo trovi il suo equilibrio da solo, senza che il peso del cavaliere interferisca.
E’ importante fare attenzione affinché il cavallo non si annoi girando in tondo, ma che si diversifichi il lavoro il più possibile.
“Spesso alterno il lavoro sulle andature ai giochi Parelli“.
L’obiettivo iniziale del lavoro alla corda è quello di allungare le andature e renderle equilibrate con continue transizioni sia verso l’andatura più lunga che verso quella più corta.
Quando il cavallo avrà ottenuto un suo equilibrio, e allungare le andature non significherà più “scappare”, allora potremo lavorare sulle andature più corte.
Obiettivo del lavoro in piano
In questa fase, è utile far ripetere a rotazione al cavallo gli stessi esercizi mentre gira in tondo: allungare le andature e poi riprenderle chiedendo transizioni sia verso l’andatura più lunga che quella più corta.
In sella l’obiettivo è quello di dare sicurezza al nostro cavallo aggiungendo, rispetto al lavoro alla corda, la difficoltà di portare il nostro peso.
Nel momento in cui avremo ottenuto buoni movimenti, potremo muoverci liberamente all’interno di tutto il campo e non solo in un cerchio.
Come riunire le andature
È ora di riunire le andature: il cavallo si muoverà con gesti fluidi e ampi, ma soprattutto con la schiena alta.
Quando il cavallo è riunito, si trova con i posteriori che arrivano ben sotto la sua pancia e spingono con forza, la groppa è bassa, la schiena si alza verso l’alto e il collo va verso il basso.
Per fare questo è bene iniziare sempre dal lavoro alla corda e col fascione e redini di ritorno (“inizialmente non posiziono le redini di ritorno troppo tese, andrò ad accorciarle gradatamente man mano che il soggetto si scalda col lavoro e dolcemente”), così si è sicuri di chiedere la flessione della nuca verso il basso.
Ci resterà solo da dare impulso sui posteriori perchè il cavallo abbassi la groppa e spinga bene col posteriore. Per riunirlo, spingere bene avanti il cavallo (“per dare istruzioni chiare mi avvalgo di una frusta”).
L’obiettivo diventa quello di avere un cavallo che avanza riunito e che, nelle varie sessioni di lavoro, sviluppi una muscolatura tale che gli permetta di restare riunito anche su andature corte.
La corrispondenza in sella si fa con un adeguato uso delle gambe che, ben dosate, spingono il posteriore e con le mani che dolcemente giocano sulle redini a massaggiare i lati della bocca del cavallo attraverso le redini e l’imboccatura.
Non dimenticare mai l’uso della redine esterna, purtroppo troppo spesso sottovalutata. Ricorda:
- la redine interna può solo far curvare la testa al cavallo;
- la redine esterna regola quanto ampia debba essere la curva dettata dalla direzione della redine interna.
Le tempistiche
Alternare lavoro alla corda e lavoro in piano è ottimo, ma è bene non farsi prendere troppo la mano.
Ogni giorno il cavallo ha la sua mansione e non bisogna mai pretendere troppo o che faccia troppe cose insieme: le pause o una semplice passeggiata hanno un ruolo rilassante da non sottovalutare.
Per la mia cavalla Neulache pianifico sempre una settimana dove ci sia di tutto un pò, alternando l’impegno e lo sforzo al piacere.
Per esempio, il lunedì è di riposo e mangia il suo pastone in tranquillità e poi alterno giorno dopo giorno lavori diversi:
- il lavoro alla corda fatto col fascione, ma anche senza per dare spazio agli esercizi Parelli;
- la passeggiata;
- il lavoro in piano;
- la messa a paddock;
- il lavoro sui salti.
In realtà il salto è l’ultimo dei pensieri, prima di tutto è importante che il cavallo abbia un suo equilibrio e noi il nostro quando lo montiamo, è necessario che il cavallo sia in forma e abbia entusiasmo in ciò che fa.
Solo così possiamo migliorare le andature del cavallo ed arrivare a saltare con tempi precisi, poi il divertimento è assicurato!!!
Conclusioni
Prova anche tu a lavorare un mese o due sulle andature del cavallo e i risultati arriveranno di certo, successivamente ci sarà tutto il tempo per confermare e consolidare tutto il buono che ti sta dando il tuo compagno.
Come gestisci le andature? Lasciami un commento qui sotto.
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Un bacio grande,
Brunette Rider
Ringrazio il Maneggio Orsini di Verolanuova e la Scuderia Cavalcare di Reggio Emilia per le immagini utilizzate in questo articolo.